Stipendio e rata del mutuo

Listen to this article

Che criteri adottano le banche per la valutazione di un mutuo?

Quale stipendio serve per ottenere un mutuo casa? Una domanda che ci facciamo spesso quando ci avviciniamo a questo argomento così delicato. In realtà la domanda da farsi è piuttosto: che caratteristiche deve avere? Non esistono delle regole assolute in tal merito visto che ogni banca ne ha delle proprie per accettare o negare un mutuo, il metodo base è verificare il nucleo familiare e se vi sono delle garanzie adeguate in merito. 

Il rapporto di lavoro. Più che lo stipendio si guarda il rapporto di lavoro, guadagni alti non assicurano un esito positivo a prescindere. La stabilità lavorativa, in una ideale scala di valori, ha il punteggio più alto. Un lavoratore con un impiego a tempo indeterminato e uno stipendio base avrebbe maggiori possibilità di ottenerlo rispetto a chi ne percepisce il doppio ma con un contratto a tempo determinato. Dello stesso tenore il contratto da apprendista, il datore di lavoro potrebbe decidere da un giorno all’altro di chiuderlo, quindi un potenziale rischio per l’istituto di credito. 

Il lavoratore autonomo. Capitolo a parte è quello dei lavoratori autonomi, quindi: partite iva, artigiani, commercianti e imprenditori. In questi casi fa fede un passato lavorativo solido, alcuni istituti bancari preferiscono una PI con almeno tre anni di vita.

La rata. Una regola, non assoluta,  dice che non debba essere superiore al 30% del reddito disponibile del richiedente. Si arriva a questo dopo aver preso in considerazione:

  •  l’importo richiesto 
  • I redditi percepiti

A questo punto si stila il piano di restituzione. Su uno stipendio di 1500 euro la rata non potrà superare le 450 euro. Azzardando delle ipotesi e considerando un tasso d’interesse compreso tra l’1,15% e l’1,20% per trent’anni e una rata mensile di 450 euro si potrebbero ottenere circa 140 mila euro di mutuo. 

Redditi bassi.  Se lo stipendio è basso si può ricorrere a delle garanzie, oppure ad un garante con una posizione lavorativa che possa soddisfare l’istituto bancario. 


Rispondi

  • Educazione finanziaria e risparmio
    Educazione finanziaria e risparmio

    Listen to this article Cala il portafoglio delle famiglie italiane, tenere il contante fermo sul conto conviene sempre meno Il nuovo rapporto Censis – Assogestioni ci dice che il portafoglio delle famiglie è calato di 20 miliardi di euro per la prima volta dopo un decennio. La chiave di volta rimane l’educazione finanziaria, strumento importante […]


  • L’Inflazione tra le preoccupazioni delle nuove generazioni
    L’Inflazione tra le preoccupazioni delle nuove generazioni

    Listen to this article Il costo della vita preoccupa i giovani, non riuscire ad arrivare alla fine del mese mette in ansia la futura classe produttiva di 44 paesi Cosa preoccupa i giovani? Stando ad una ricerca recente l’inflazione è entrata di diritto tra le ansie delle nuove generazioni. Esiste una definizione precisa di inflazione, […]


  • La Cina cresce ma non convince
    La Cina cresce ma non convince

    Listen to this article I recenti dati diffusi non confortano gli investitori che si aspettavano di più dal colosso asiatico I dati della Cina non tranquillizzano. Pur se in rialzo, si sono confermati peggiori delle attese. In particolare, nel mese di aprile, le vendite al dettaglio della Cina sono salite del 18,4% su base annua. […]


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: