
Esiste una regola standard: quando i mercati finanziari scendono del 35/40% dai loro massimi normalmente il tempo di risalita è di circa cinque anni. Comprare in un mercato in crisi non è un azzardo, anzi, in poco tempo gli indici tendono a tornare ai livelli prima della crisi. Questo per dire che correre a disinvestire e lasciarsi trascinare dall’emotività è una strategia sbagliata. Purtroppo è quello che sta succedendo nella raccolta del risparmio gestito in questi mesi di pandemia mondiale. Scappare e liquidare i sudati risparmi di una vita da reinvestire in momenti migliori non è un’idea geniale, al contrario. Un esempio pratico, se voglio comprare un capo di abbigliamento che mi piace ma costa tanto aspetto i saldi. Ora è il momento dei saldi.
Cosa dice Assogestioni
L’associazione delle società di risparmio, Assogestioni appunto, rileva che nel solo mese di marzo sono usciti 8,7 miliardi di euro. Chi ha deciso di sfruttare la situazione ha avuto dei ricavi in positivo, al contrario, chi ha deciso di uscire preso dal panico ha perso.
L’assunto generale è che gli acquisti devono essere fatti durante i ribassi, un esempio? A metà marzo le Borse avevano fatto anche – 40/45%, una manna dal cielo per chi cercava le occasioni per fare affari.
Un PAC per ripartire nei mercati finanziari
Esistono degli investimenti sicuri che possono aiutarci in questa momento particolare e sono i Pac o piani d’accumulo capitale, uno strumento dai mille pregi. I Piani di Accumulo di Capitale permettono al risparmiatore di accedere all’investimento attraverso versamenti periodici di capitale. Nella pratica l’investitore apporta all’investimento somme costanti, a scadenze regolari e per un periodo di durata predeterminata, per acquistare (o sottoscrivere nel caso di un fondo) una quantità di strumenti che sarà quindi diversa ad ogni versamento.
Così facendo il capitale investito dal risparmiatore, in termini complessivi, cresce in modo graduale nel tempo.
Fonti: soldionline, proiezionidiborsa
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