Prelevare più di mille euro dal conto corrente potrebbe essere un rischio con le nuove leggi vigenti, vediamo come è possibile fare senza incorrere in sanzioni.
Prelevare più di mille euro dal conto oggi potrebbe essere un rischio? Questa è la domanda che in tanti si stanno facendo sin dal primo luglio. Un domanda lecita soprattutto per chi ha necessità di dover disporre del proprio denaro per vari utilizzi. Prelevare del denaro, oggi, è sempre fonte di molti dubbi e incertezze. Cerchiamo di fare chiarezza. Il prelievo fatto dall’ATM è diverso da quello concluso allo sportello fisico, entrambi hanno la stessa finalità ma con differenze sostanziali.
Il pagamento con bancomat o il prelievo dei soldi subisce delle limitazioni giornaliere da parte delle banche. Si tratta di un meccanismo di autotutela per evitare frodi o altro in caso di smarrimento o furto della tessera. Il massimale del prelievo può essere modificato con un accordo con la banca passando da 500 a 1500 euro. Gli importi superiori sono appannaggio dello sportello fisico, qui non esistono limitazioni di sorta però se si supera una certa soglia è possibile che la banca segnali il correntista all’Uif. Questo è quanto stabilisce l’art. 35 del D. Lgs. n. 231/2007. Una regola a cui ogni singolo cittadino deve sottostare non solo imprenditori o singoli professionisti benché questi ultimi debbano rispondere ad altre regole ben più stringenti.

Tra le transazioni più pericolose abbiamo i versamenti con bonifico e quelli in contanti, occorre anche aggiungere che un prelievo eccessivo di banconote può mettere in allarme la banca. Potrebbe essere il preludio per un controllo più approfondito da parte dell’istituto bancario.
Per non incorrere in segnalazioni all’Uif che regole bisogna rispettare? Non esiste una risposta unica, molto varia dal soggetto in questione. Le persone fisiche (privati e professionisti) hanno un limite di contante di 10 mila euro nel mese solare, di fatto non esistono vere soglie giornaliere. La banca può decidere di chiedere conto alla persona su prelievi ritenuti inusuali. Nel caso di persone giuridiche con reddito d’impresa ci sono dei vincoli più stringenti, il prelievo può raggiungere un massimo di 1000 € al giorno e di 5000 € nell’arco di un mese.
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