I mercati e la pandemia stanno vivendo un rapporto contrastato con risultati diversi e alterni
A questo punto della pandemia viene da chiedersi quanto abbia influito fino ad ora in ambito finanziario. In realtà le partite si stanno svolgendo su campi diversi ma vede come protagonista sempre il Covid 19.
La variante Delta
A portare scompiglio è l’ennesima variante. A decidere di chiudere per prima questa volta è la Nuova Zelanda dopo aver registrato un solo contagiato, fino ad ora è il paese con la migliore gestione della pandemia. Questa volta la sua prima ministra Jacinda Ardern ha un approccio totale chiudendo alle prime avvisaglie per poi riaprire prima. Strategia che ha funzionato a ben guardare, nota dolente il basso tasso di vaccinati.
La notizia del lockdown arriva alla vigilia del meeting della Reserve Bank of New Zealand che, nelle attese, dovrebbe operare il primo rialzo dei tassi di interesse dall’inizio della pandemia alla luce del boom economico, il primo tra i Paesi sviluppati. L’incertezza è comunque tanta.
“La pandemia di Covid-19 ha avuto notevoli effetti sulla nostra vita e sull’economia globale, ma l’impatto sui mercati finanziari è meno chiaro”, ha osservato Tina Fong, strategist di Schroders
I mercati e il Covid 19
I titoli tech sono stati i privilegiati in questa lunga pandemia, insieme a quelli che hanno avuto il buon senso di continuare ad innovare. A perdere terreno gli energetici come il petrolio, visti gli spostamenti contenuti e i viaggi quasi impossibili. La distribuzione dei vaccini ha generato molta euforia sui mercati, ci si aspetta un ritorno alla normalità grazie ad una campagna vaccinale capillare tanto che ha spinto molti analisti a rivedere al rialzo l’outlook per la crescita globale.
Anche questo però non è una costante che crea rendimenti, basta guardare all’azionariato russo che ha avuto un’impennata grazie al petrolio benché una minima parte della popolazione sia stata effettivamente vaccinata. Vale la pena ricordare che la variante Delta e l’emergere di nuove potrebbero ancora rappresentare un rischio di downside per l’economia e i mercati.
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