La Russia e le sanzioni occidentali

Listen to this article

Le espressioni della governatrice della banca centrale russa possono essere un monito per quanto sta accadendo

Come sta andando la situazione in Russia dopo i vari pacchetti di sanzioni emesse? Elvira Nabiulina, governatrice della banca centrale russa, abbiamo imparato a conoscerla in questi mesi di guerra. È una donna molto stimata non solo in Russia ma in tutto il mondo per la sua autorevolezza. Il suo viso nell’ultima conferenza stampa tradiva preoccupazione per la situazione economica del suo paese. 

La Banca Mondiale ha previsto che il PIL russo si ridurrà dell’11% quest’anno, mentre martedì il FMI ha previsto una contrazione dell’8,5% nel 2022 e di un ulteriore 2,3% nel 2023.

La banca centrale guidata dalla signora Nabiulina sta affrontando il difficile compito di bilanciare l’accumulo dei consumatori, lo shock dell’offerta e un previsto rallentamento della spesa mentre le dure sanzioni internazionali cercano di mettere in ginocchio l’economia russa.

L’inflazione russa ha raggiunto un 16,7% annuo a marzo, ma la banca centrale ha tagliato il suo tasso di interesse principale dal 20% al 17% all’inizio di questo mese cercando di mitigare l’impatto delle sanzioni economiche.

L’inflazione di marzo in Russia si è assestata intorno al 7,61% il dato più alto dal 1999, la governatrice mira all’obbiettivo del 4% nel 2024. Un dato però fa riflettere nelle dichiarazioni della funzionaria, la quale ha esplicitamente detto in passaggio che le ricadute delle sanzioni stanno iniziando a spostarsi dai mercati finanziari all’economia reale. Affermazione immediatamente riformulata e addolcita dal presidente Putin. 

“La spesa dei consumatori continua a rallentare e il PMI dei servizi in particolare si è indebolito in modo significativo e più di quello manifatturiero, abbastanza plausibilmente perché le aziende occidentali, che si sono ritirate almeno temporaneamente dalla Russia, erano più impegnate nei servizi piuttosto che nella produzione”, hanno detto gli economisti di Goldman Sachs.

Insieme a un’economia in contrazione, la Russia deve anche affrontare un grave default sul suo debito estero a meno che non possa tornare a rimborsare gli obbligazionisti in dollari, come concordato secondo i termini dei suoi prestiti, il periodo di grazia dovrebbe terminare il 4 maggio, secondo le agenzie di rating Moody’s e S&P.


Rispondi

  • Educazione finanziaria e risparmio
    Educazione finanziaria e risparmio

    Listen to this article Cala il portafoglio delle famiglie italiane, tenere il contante fermo sul conto conviene sempre meno Il nuovo rapporto Censis – Assogestioni ci dice che il portafoglio delle famiglie è calato di 20 miliardi di euro per la prima volta dopo un decennio. La chiave di volta rimane l’educazione finanziaria, strumento importante […]


  • L’Inflazione tra le preoccupazioni delle nuove generazioni
    L’Inflazione tra le preoccupazioni delle nuove generazioni

    Listen to this article Il costo della vita preoccupa i giovani, non riuscire ad arrivare alla fine del mese mette in ansia la futura classe produttiva di 44 paesi Cosa preoccupa i giovani? Stando ad una ricerca recente l’inflazione è entrata di diritto tra le ansie delle nuove generazioni. Esiste una definizione precisa di inflazione, […]


  • La Cina cresce ma non convince
    La Cina cresce ma non convince

    Listen to this article I recenti dati diffusi non confortano gli investitori che si aspettavano di più dal colosso asiatico I dati della Cina non tranquillizzano. Pur se in rialzo, si sono confermati peggiori delle attese. In particolare, nel mese di aprile, le vendite al dettaglio della Cina sono salite del 18,4% su base annua. […]


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: