La pandemia da Covid 19 mette in ansia i mercati di tutto il mondo. Anche in Cina il governo si attiva per bloccare i focolai
Continuiamo a parlare di pandemia da Covid 19 perché è lei a tenere banco ancora nelle borse di tutto il mondo. I primi segnali di ripresa si vedono anche se è ben lontana la sua soluzione. La preoccupazione di trader e analisti è comprensibile, basta scorrere le notizie sui siti dedicati per capire cosa sta accadendo un po’ in tutto il mondo.
Yoshimasa Maruyama, capo economista di Smbc Nikko, ha notato una graduale ripresa dell’economia giapponese. Nel recente sondaggio della Bank of Japan, pubblicato la scorsa settimana un rimbalzo è stato segnato nell’elettronica grazie alle famiglie che consumano prodotti tech.
In calo del 6,6% a febbraio, pasti, abbigliamento, trasporti e intrattenimento. Rimangono profonde preoccupazioni per i medici del sol levante i quali avvertono il Giappone di prepararsi a una quarta ondata di infezioni con decessi in aumento, dal momento che il Paese è rimasto indietro rispetto al resto del mondo nei test e nelle vaccinazioni.
In Asia permangono forti preoccupazioni
La Cina, che ormai sembrava fuori dal Covid 19, fa i conti con la quarta ondata che sta girando per il mondo. Nel particolare scrive Milano Finanza:
L’indice composito di Shanghai viaggia in leggero rosso, con i trader preoccupati dal fatto che la Cina ha riportato il maggiore balzo giornaliero di nuovi casi di Covid-19 in più di due mesi, con una città al confine con il Myanmar, nel Sud-Ovest, che sta concentrando per ora tutti i nuovi casi locali. Anche un’ulteriore escalation delle tensioni tra Cina e Taiwan ha intaccato il sentiment. Un gruppo di carrier cinesi si sta infatti esercitando vicino a Taiwan e queste esercitazioni diventeranno regolari, secondo Reuters.
A questo si aggiunga che il ministero dell’agricoltura cinese ieri ha riferito di un focolaio di peste suina africana nella regione dello Xinjiang, spiegando che i restanti suini vivi nell’area colpita sono stati abbattuti.
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