La IA e l’utilizzo nella finanza

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Il suo potenziale nei mercati è enorme, ma non è infallibile. Warren Buffet torna a investire in Giappone.

Negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale (IA) ha fatto grandi progressi in vari settori, tra cui la finanza. Secondo un articolo pubblicato su Bloomberg, Chat GPT è stata in grado di decodificare i discorsi della Federal Reserve (Fed) e prevedere i movimenti del mercato azionario in base alle notizie pubblicate sui giornali.

Gli autori dell’articolo citano un esempio specifico in cui Chat GPT ha previsto correttamente un calo del mercato azionario dopo che la Fed ha annunciato un aumento dei tassi di interesse. Questo dimostra che il sistema è in grado di comprendere il linguaggio naturale e di trarre conclusioni sulla base dei dati disponibili.

Il potenziale di Chat GPT nella previsione dei mercati è enorme. Tuttavia, è importante sottolineare che l’IA non è infallibile e che le previsioni non possono essere considerate certe al 100%. Ci sono sempre fattori imprevedibili che possono influire sui mercati e che non possono essere previsti con l’IA.

Un viaggio in Giappone e un’intervista al quotidiano economico Nikkei hanno rivelato che Warren Buffett in questo momento ama il Paese del Sol Levante. Il guru di Omaha ha infatti reso noto che la sua holding Berkshire Hathaway ha aumentato l’esposizione alle principali società di trading del Paese,ovvero Mitsubishi, Mitsui & Co., Itochu, Marubeni e Sumitomo, in cui adesso ha una posizione complessiva pari al 7,4% del portafoglio. Nell’agosto del 2020 la holding aveva reso una posizione del 5% nelle cinque trading house, dopo una campagna acquisti attuata per approfittare dei tassi di interesse particolarmente bassi.

Alla domanda se questa crescita dell’esposizione sia in qualche modo un timbro di approvazione sugli investimenti in Giappone, il magnate ha risposto: “Sì, senz’altro”. 

Prosegue il calo dei depositi bancari in Italia nel mese di marzo, scesi a 1.783,2 miliardi di euro dai 1.787,5 di febbraio. L’apice era stato toccato nel luglio scorso a 1.873,1 miliardi. In otto mesi, i risparmiatori hanno smobilizzato ben 90 miliardi. Tuttavia, i capitali in parte stanno rimanendo negli istituti di credito sotto forma di investimenti in obbligazioni bancarie. Sempre da luglio, queste hanno attirato 20,3 miliardi. E il dato di marzo è stato eloquente in tal senso. Il balzo è stato di 6,9 miliardi a 220,5 miliardi. Ciò ha aumentato nel complesso la raccolta bancaria presso la clientela di 2,7 miliardi a 2.003,7 miliardi.


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