Si parla di una moneta alternativa al dollaro, ma anche no. La generazione Z risparmia più delle altre, infine Meta perde utenti e ricavi.
Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica (Brics), riuniti al vertice , stanno lavorando alla creazione di una nuova valuta comune, da utilizzare al posto del dollaro per gli scambi internazionali. La nuova valuta dovrebbe essere basata su un paniere che comprenda tutte le monete dei Paesi coinvolti ed essere utilizzata in particolare per le riserve di questi Stati. Lo ha detto lo stesso presidente russo Vladimir Putin.
Le indiscrezioni su una nuova valuta alternativa al dollaro si rincorrevano dallo scorso aprile, quando si era tenuto in Armenia un incontro fra esponenti dell’Unione Economica Euroasiatica (EAEU) e alcuni accademici di una delle principali università cinesi per delineare i termini di un nuovo sistema monetario e finanziario internazionale. Secondo quanto scrivono i professori Luca Fantacci e Lucio Gobbi sul sito dell’Ispi (Istituto Studi di Politica Internazionale), l’evento è stato notificato sul sito dell’Unione Economica Euroasiatica, ma la pagina che ne dava notizia è stata cancellata immediatamente. Il comunicato stampa comunicava l’imminente pubblicazione di un piano per creare una nuova moneta internazionale fondata su un paniere di valute e di metalli preziosi.
I più giovani, la cosiddetta Generazione Z(che indica le persone di età compresa tra i 18 e i 25 anni) mettono da parte il 14% del reddito per la pensione, più delle altre generazioni più anziane. Nel dettaglio, il tasso medio di risparmio per la pensione per le generazioni più anziane (millennial, Generazione X e baby boomer) è pari al 12% del reddito rispetto al 14% della Generazione Z. Lo rileva la nuova ricerca di BlackRock, secondo cui i lavoratori della Generazione Z stanno mettendo da parte in media il 14% del loro reddito per gli anni della pensione. Questo dato si confronta con il 12% delle loro controparti più anziane: i millennial (26-42 anni), la Generazione X (43-55 anni) e i baby boomer (56-75 anni). Secondo lo studio, la Generazione Z ha la quota più alta di risparmiatori che si sentono sicuri di aver fatto bene (69%). Allo stesso tempo, la percentuale totale di americani che ritiene di essere in regola con i propri risparmi per la pensione è scesa al 63% dal 68% del 2021.
Per la prima volta nella sua storia Facebook, ormai denominata Meta, ha registrato un calo dei ricavi. È successo nel secondo trimestre 2022, ed è un dato da leggere con la giusta prospettiva anche perché arriva dopo il primo, altrettanto storico, calo degli utenti.
Prima di chiedersi quale direzione stia prendendo il futuro di Meta, e se la scelta di Mark Zuckerberg di puntare tutto sul Metaverso sia quella giusta, vediamo gli ultimi conti trimestrali più nel dettaglio. I ricavi, nel secondo trimestre, sono scesi dell’1% a 28,8 miliardi di dollari, al di sotto delle attese degli analisti. Scende anche l’utile netto, passato a 6,7 miliardi di dollari. A differenza del trimestre precedente, gli utenti giornalieri sono tornati a salire a 1,97 miliardi. Ma nel terzo trimestre Meta si aspetta un nuovo calo dei ricavi.
Nel 2022 il mercato ha punito la maggior parte dei titoli tecnologici, ma Meta è stato tra quelli che ha sofferto di più. Finora ha perso il 49% del suo valore e gli scambi nel pre-market (-5%) fanno presagire un altro tonfo nella seduta del 28 luglio.
Buona settimana!
Rispondi