La Cina cresce nonostante la pandemia da Covid

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La Cina continua a crescere arrivando al 2,3% superando le stime del Fondo Monetario Internazionale. Il piano economico messo in atto dal governo ha funzionato.

La Cina apre brillantemente il 2021. Una performance che la mette al primo posto tra le economie mondiali scongiurando il rischio recessione e andando oltre le previsioni. Il Fondo Monetario Internazionale ne aveva previsto una crescita dell’1,9%, al contrario, secondo i dati del governo rilasciati qualche giorno, ha toccato il 2,3%.

“La performance è stata migliore di quanto ci aspettassimo”, ha detto Ning Jizhe, portavoce del National Bureau of Statistics cinese, in una conferenza stampa a Pechino.

La pandemia ne ha rallentato comunque la crescita per la prima volta dopo decenni riducendo il PIL di quasi il 7% nel primo trimestre. La causa è da ricercare nelle chiusure forzate fatte dal governo in alcune aree del paese per arginare i contagi. Da allora le mosse della politica cinese hanno mirato a stimolare la crescita con importanti progetti infrastrutturali e sussidi per stimolare i cittadini a comprare ed evitare situazioni di ristagno. Misure che, evidentemente, hanno funzionato vista la crescita registrata nonostante lo stato pandemico.

“Dentro e fuori dal blocco davanti a tutti gli altri, l’economia cinese è andata avanti mentre gran parte del mondo stava lottando per mantenere l’equilibrio”, ha scritto Frederic Neumann, co-responsabile della ricerca economica asiatica presso HSBC, in un rapporto di ricerca del lunedì.

Gli investimenti

Gli investimenti cinesi sono stati un vantaggio evidente anche per stati come l’Australia, Corea del Sud e Giappone che hanno esportato grosse quantità di forniture per la Cina. A completare il quadro positivo dell’attuale situazione cinese la crescente richiesta di dispositivi di protezione personale (mascherine e guanti) proveniente da tutto il mondo portando ad un il surplus complessivo che ha raggiunto il record di $ 535 miliardi, un aumento del 27% rispetto al 2019.

Esistono certamente alcuni punti deboli, ad esempio le vendite al dettaglio hanno perso vigore  diminuendo del 3,9% nell’anno. Un dato negativo che il National Bureau of Statistics ha giustificato dando la colpa ai casi sporadici di Covid 19 che stanno ricomparendo in Cina.

Gli analisti di Capital Economics, nel frattempo, ritengono che le prospettive siano “brillanti” nel breve termine.

“Nonostante l’ultimo calo delle vendite al dettaglio, vediamo un sacco di rialzo per i consumi mentre le famiglie riducono i risparmi in eccesso accumulati lo scorso anno”,

ha scritto Julian Evans-Pritchard, economista senior cinese per Capital Economics, in una nota di lunedì.

 “Nel frattempo, fanno sapere, i venti favorevoli dello stimolo dello scorso anno dovrebbero mantenere forti l’industria e l’edilizia ancora per un po ‘.”

Fonte: CNN


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