I recenti dati diffusi non confortano gli investitori che si aspettavano di più dal colosso asiatico
I dati della Cina non tranquillizzano. Pur se in rialzo, si sono confermati peggiori delle attese.
In particolare, nel mese di aprile, le vendite al dettaglio della Cina sono salite del 18,4% su base annua. Nonostante il balzo, il dato è stato inferiore alle attese degli economisti, che avevano previsto una crescita al tasso annuo del 21%, rispetto al +10,6% di marzo.
Diffuso anche il dato relativo alla produzione industriale, salito del 5,6% su base annua, la metà circa del rialzo pari a +10,9% atteso dagli economisti intervistati dalla Reuters. Il dato, seppur deludente, ha accelerato il passo rispetto al mese di marzo, quando era salito del 3,9%.
Sempre ad aprile, gli investimenti in asset fissi della Cina sono saliti infine del 4,7% su base annua, rallentando il passo rispetto al +5,1% di marzo.
Il dato è stato inoltre inferiore alle attese degli analisti, che avevano previsto un aumento pari a +5,5%.
Lo sport genera valore. Esistono settori che in gergo vengono definiti come trainanti come ad esempio moda e sport. Buone notizie per quest’ultimo. Lo sport italiano rafforza la propria capacità di generare valore economico, formativo e sociale. Un recente studio evidenzia l’incremento dei ricavi che superano il tetto dei 102 miliardi di euro e che con un’incidenza sul Pil del 3,4% si riassesta quasi sui valori pre-crisi confermando il suo solido apporto all’economia del Paese.
Così come lo è il contributo all’occupazione, con oltre 405mila addetti che operano a più livelli nel settore che conta 67mila società sportive, 10mila imprese produttrici, 9.500 società di gestione impianti e 50 tra società editoriali e di scommesse.
La crescita del consulente finanziario. Le attuali incertezze economiche spingono sempre più investitori e risparmiatori ad affidarsi ad esperti del settore come i consulenti finanziari. Il 57% di loro ritiene infatti che la gestione dei propri investimenti sia diventata maggiormente complessa negli ultimi due anni. È quanto emerge dall’EY Global Wealth Research Report 2023, rapporto redatto dal network internazionale di servizi di consulenza con il coinvolgimento di oltre 2.600 clienti di società di gestione del patrimonio italiani e mondiali.
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