Il new green deal si fa sentire, cambiano le spese e le prospettive

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Il new green deal è stato presentato da qualche mese ma i suoi effetti si fanno sentire su finanza e bollette

Il new Green Deal europeo e le nuove frontiere dell’energia in chiave sostenibile. Un tema affrontato più volte in specifici ambiti tra cui Consulentia 2021 lo scorso maggio.

Temi quanto mai attuali in questo anno dettato ancora dalla pandemia ma che ha visto anche la corsa alla digitalizzazione e alla tutela ambientale. Argomento che ho affrontato più volte da diversi punti, non ultimo quello finanziario nella scorsa newsletter settimanale e sul mio canale Telegram.

Sappiamo che i Green Bond emessi dal Tesoro sono andati molto bene, tanto che i proventi sono stati già suddivisi in diversi investimenti soprattutto per la transizione ecologica che stiamo affrontando.

Economia verde viaggia a vele spiegate

Vanno altrettanto bene i comparti azionari di questo ambito, su spinta dell’Europa tanti di questi fondi stanno raccogliendo entusiastiche adesioni.

Il verde piace, l’attenzione per l’ambiente ancora di più. Esiste un rovescio della medaglia, lo ha spiegato chiaramente il ministro per la transizione ecologica Claudio Cingolani in un suo intervento a Genova in un convegno per Cgil a seguito dell’aumento delle bollette di luce e gas dovuto a due fattori di cui uno finanziaria e l’altro di natura geopolitica:

  • da una parte l’aumento del prezzo del gas a livello internazionale;
  • dall’altra perché aumenta il prezzo della CO2 prodotta.

Aumento delle bollette per la corsa alle materie prime

Negli ultimi tempi, grazie alla ripresa economica dopo il lockdown, è in corso una vera e propria corsa alle materie prime. Ci sono dei settori, infatti, dove la domanda di materie prime è di gran lunga superiore all’offerta e per questo motivo si è innescato un rialzo dei prezzi di quest’ultime che non accenna a fermarsi.

Tra queste materie prime c’è appunto il gas, particolarmente richiesto in Asia dove, specialmente la Cina, si sta facendo incetta di GNL, quel gas naturale liquido trasportabile via mare. Il nuovo piano europeo per l’ecologia prevede anche una tassa sulla CO2 prodotta dalle aziende che si riflette sul cittadino medio.

fonte milano finanza


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