I fondi pensione per i figli sono diventati una realtà. È stato ritenuto erroneamente un argomento spendibile esclusivamente per i lavoratori, in realtà non è così. Oggi sottoscrivere un fondo pensione per i figli o nipoti è molto più frequente di quanto non si pensi. Possono essere intestati a bambini o adolescenti ma, ovviamente, vista la minore età dovranno essere sottoscritti dai rispettivi genitori o nonni i quali verseranno le somme. Questo garantisce un capitale sicuro con un modo del tutto nuovo di pensare al futuro di figli e nipoti, inoltre i soldi accumulati potranno essere utilizzati prima della normale data di scadenza, nel caso dovessero servire prima.
I vantaggi fiscali sui fondi pensione per figli
I vantaggi fiscali per nonni e genitori nel sottoscrivere questo prodotto possono essere molteplici, in media il loro utilizzo è incentivato. Nello specifico, chi versa contributi su fondi pensionistici o piani individuali a favore di familiari può dedurre dalla propria dichiarazione fino a un massimo di 5.164,57 euro ogni anno. Esistono anche alcuni paletti da rispettare nel momento in cui di decide di optare per questo genere di ‘regalo’ , viene richiesto che il minore sia a carico e con un reddito complessivo inferiore ai 2.840,51 euro al lordo degli oneri deducibili (che sale a 4.000 euro nel caso il beneficiario del fondo abbia meno di 24 anni).Per il resto non esistono altri tipi di limitazioni, in teoria si potrebbe cominciare a versare anche dal primo giorno di vita del bambino. I PIP o fondi pensione sono molto utilizzati proprio per la loro flessibilità.
Le prospettive di pensionamento oggi per un neonato o per un bambino di 10 anni, tenuto conto di uno scenario ottimista dell’adeguamento dei calcoli alla speranza di vita, è infatti di 70 anni. Le incertezze sulla normativa previdenziale futura, poi, sono senz’altro un motivo in più per compiere questa scelta.
Con il Natale che si avvicina si potrebbe pensare ad un regalo più utile dei soliti giocattoli, uno strumento pensato per il futuro.
Un aiuto in più
Secondo alcuni calcoli fatti dal Corriere della Sera nel suo inserto Economia bastano 50 euro al mese per aggiungere 169 euro, 150 euro, o 129 euro alla rendita vitalizia mensile. L’84% degli italiani risparmia parte dello stipendio ogni mese, a fronte di una media europea del 75%. Il 40% però è pessimista sulla possibilità di avere una pensione dignitosa.
Sono alcuni dati emersi dalla settimana edizione dell’European Payment Consumer Report (Ecpr) di Intrum basato sulle risposte di oltre 24.000 consumatori di 24 Paesi europei (oltre 1.000 in Italia) intervistati per ottenere informazioni sulla vita quotidiana
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