Un sondaggio ci svela cosa pensano i giovani sul mondo della consulenza finanziaria
Quale è il rapporto dei giovani, millennials e Gen Z, con soldi e investimenti? Cosa si aspettano dal consulente finanziario? Lo rivela una recente indagine commissionata da Invesco e condotta da BvaDoxa, svolta su un campione di 750 ragazzi in tutta Italia, così composto:
- per genere 50% donne e 50% uomini
- per fascia d’età 33% Z Tribe (18-24 anni)
- Nouveau Millennials (25-29 anni)
- Mid Millennials (30-34 anni)
Il dato lampante che salta all’occhio è che il mondo in cui i giovani interagiscono è totalmente diverso da quello abitato dai loro genitori e nonni anche se i desideri rimangono tali. 4 su 10 hanno in programma nel breve periodo di risparmiare per il futuro (39%) e praticamente la stessa quota vuole investire il proprio denaro (35%) e, solo dopo, pensano a fare molti viaggi (32%). Anche i progetti nel lungo periodo esprimono una forte apertura al mondo finanziario: tra quelli più importanti troviamo l’investimento (29%), seguito dal volersi fare una pensione (27%), che è ancora più forte tra i Nouveau Millennials (30%). Anche l’aspetto della realizzazione futura acquista importanza su di un orizzonte di lungo periodo: come il risparmiare (27%), farsi una famiglia propria (26%) ed investire nel mattone (23%). Inoltre sono consapevoli dell’utilità della pianificazione per risparmiare (84%), per realizzare i propri sogni (79%) e per vivere serenamente (71%).
Interessante anche il dato legato alla mia professione di consulente finanziario. Infatti il mondo della finanza, del risparmio e degli investimenti è considerato da questi giovani come una sorta di ponte sul futuro e la figura del consulente finanziario, nonostante il 70% del campione non ne abbia uno, il 60% lo considera importante. A quale professionista si affiderebbe?
Tutti i giovani, senza distinzione di età, tenderebbero ad affidarsi a persone (in «carne e ossa»), esperte nel campo da lungo tempo, che abbiano un’ottima esperienza nel trading e conoscenza dei fondi di investimento (anzitutto quelli integrativi pensionistici), cui affidarsi anche per accrescere le proprie (scarse) conoscenze finanziarie. Per il 57% del campione il consulente dovrebbe guidarli nel percorso, educarli, andando a scegliere insieme le soluzioni. E alla domanda su chi sarebbe il consulente perfetto, scelto tra personaggi famosi, sono stati citati svariati nomi tra cui: Warren Buffet, Bill Gates e Di Caprio (nel suo ruolo in “The Wolf of Wall Street), a Gerry Scotti, Margherita Hack e Michelle Hunziker.
Rispondi