
I mutui calano per effetto del coronavirus. Potrebbe sembrare assurdo ma in realtà è proprio così.
L’allarme sanitario di queste ultime settimane non è solo un pericolo per il diffondersi dell’epidemia ma lo è anche per ragioni legate all’economia sempre più globalizzata.
Il coronavirus e le rate dei mutui che calano
Viene da chiedersi come possano essere collegate le cose, la risposta è molto semplice: il calo degli indici Eurirs.
Per capire meglio ci viene in aiuto Wikipedia.
L’Eurirs (acronimo di Euro Interest Rate Swap, tasso per gli swap su interessi) è il tasso di riferimento, calcolato giornalmente dalla European Banking Federation, che indica il tasso di interesse medio al quale i principali istituti di credito europei stipulano swap a copertura del rischio di interesse.
Dall’inizio dell’anno a causa della crisi sanitaria in Cina hanno avuto un brusco calo pari a 20/30 punti base, dal calcolo del loro andamento dipendono anche gli interessi sui mutui stipulati.
Questa è sicuramente una buona notizia per chi si sta accingendo a sottoscrivere un mutuo oppure vorrebbe spostarlo su un altro istituto bancario con la cosiddetta surroga.
Il momento è adatto per avere delle condizioni migliori sull’importo delle rate future.
Il coronavirus e l’economia
La paura associata a questa malattia ha condizionato notevolmente i mercati danneggiando anche l’economia del Sol Levante che, obiettivamente, è grossa parte di quella mondiale.
Le immagini ci portano giornalmente città e paesi isolati per contenere il contagio, tutto questo si riflette sull import ed export del dragone.
Si capisce bene che le difficoltà sono tante per chi è legato costantemente a questo genere di economia di scambio. Gli analisti danno per scontato che la crisi determinerà la riduzione del Pil della Cina in una forbice che va tra lo 0,2 e lo 0,7%.
Per l’Italia «al momento è difficile fare delle stime. È prematuro», ha spiegato in questi giorni a più riprese il ministro Gualtieri.
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