
La Fed, la banca centrale americana, ha messo in quarantena monete e banconote provenienti dall’Asia. A questo punto del contagio si suppone l’abbia fatto anche con quelle provenienti dall’Europa.
Il Wall Street Journal riferisce che nelle ultime settimane ha accantonato per circa 10 – 15 giorni tutte le banconote provenienti dall’Asia in degli stanzoni prima di poterle rimettere in circolazione. Una precauzione simbolica, scelte che aiutano psicologicamente a sentirsi maggiormente sicuri.
Le goccioline prodotte da starnuti, sudore o colpi di tosse possono sopravvivere sul denaro per un periodo veramente limitato. Alcuni giorni fa era circolata una notizia, rivelatasi poi come falsa, secondo la quale il denaro era uno dei possibili vettori del Covid 19 ma l’OMS ha subito precisato che:
«Ce l’hanno chiesto, ma abbiamo solo spiegato, specialmente in questo periodo, di lavare le mani dopo aver toccato i soldi. Il denaro passa di mano con frequenza e può catturare ogni tipo di batterio o di virus. Lavarsi le mani, se si toccano i soldi e soprattutto se si mangia subito dopo, è una buona pratica di igiene non solo adesso ma in generale».
Covid 19 e denaro
Per precauzione però anche Cina e Corea hanno deciso per la sanificazione delle banconote stoccandole per due settimane in ambienti riparati. Stessa procedura è stata adottata dalla Banca d’Italia, fanno sapere da Palazzo Koch che: «È stato possibile adottare questa cautela perché Bankitalia dispone di un buon numero di banconote nuove che può usare a fronte del ritiro. Per quanto riguarda invece gli sportelli al pubblico e i bancomat, quindi le operazioni al dettaglio, abbiamo dato indicazione di seguire le misure di igiene richiamate dalle autorità sanitarie e quindi lavarsi e disinfettare le mani o usare guanti monouso».
In Kuwait si segue la stessa linea mentre nel Regno Unito hanno chiarito che le sterline sono realizzate con speciali polimeri che non trattengono facilmente virus o altri microrganismi non meno, almeno, di maniglie e corrimano.
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