Assegni pensionistici sempre più bassi. È chiaro che il tradizionale assegno dell’Inps non basta più e bisogna pensare ad una pensione integrativa
Dal 2021 gli assegni pensionistici saranno più bassi rispetto al 2019 e al 2020. Una sfortuna per chi potrà andare in pensione nel nuovo anno, il perché è presto detto. Chi andrà in pensione nel 2021 perderà una piccola quota perché il calcolo col sistema contributivo sarà fatto con i nuovi coefficienti di trasformazione che saranno più bassi rispetto ai pensionati del 2019-2020.
Cosa s’intende per coefficiente di trasformazione
Questo è un valore in percentuale che si applica alla somma dei contributi accantonati dal lavoratore, le stesse somme che saranno poi trasformate in denaro per la vecchiaia. Di solito cresce con l’età pensionabile. Questa somma è gradualmente diminuita per l’allungarsi dell’età media di vita. L’Istat ha rilevato un calo del coefficiente pari allo 0,04%, determinando così un impoverimento dell’assegno pensionistico a fronte di un aumento costante della prospettiva di vita.
Le cause della diminuzione degli assegni pensionistici
A determinare questo abbassamento sono sicuramente diversi fattori, tra questi non possiamo non annoverare il Pil, l’indice dei prezzi al consumo e gli adeguamenti alla speranza di vita media. Il problema delle pensioni più basse dal 2021 riguarda anche chi si è già pensionato da tempo, scrive Laleggepertutti riportata da Adnkronos.
Ogni anno, difatti, l’importo di tutte le prestazioni erogate dall’Inps viene adeguato all’inflazione (o meglio all’indice Istat Foi, l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati), attraverso il cosiddetto meccanismo della perequazione.
Valutando il difficile andamento del 2020 emerge il concreto rischio che le pensioni non solo non aumentino ma che addirittura diminuiscano.
Cosa fare per una pensione tranquilla
È fondamentale pianificare. In questo caso provvedere con una pensione integrativa che aiuti nei momenti di difficoltà. Un lavoratore o una lavoratrice tipo può pensare di affiancare una pensione integrativa concordandola con il proprio consulente finanziario e decidendo di destinare mensilmente una somma da poter essere sfruttata e affiancata all’assegno pensionistico tradizionale.
Fonte: money.it
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