Andare in pensione a 50 anni? Cominciamo a risparmiare da subito

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In pensione a 50 anni è possibile, cominciamo a programmare da subito il nostro futuro per avere una vecchiaia tranquilla.

Con l’inizio del nuovo anno abbiamo pensato alla programmazione finanziaria. 

Proprio in questo ambito deve essere inserito d’ufficio anche il futuro pensionistico. Già in altre occasioni ho affrontato un tema così importante. A farlo anche numerosi esperti statunitensi che non mancano di suggerimenti per chi voglia intraprendere questa strada, ovviamente dobbiamo riportarli all’ambito europeo ed italiano in particolare. Sappiamo che al di là dell’Atlantico una delle voci di spesa più cospicue è rappresentata dalla spesa sanitaria. Per nostra fortuna sulla lista italiana occupa sì un punto importante ma non tale da compromettere gli equilibri finanziari. L’assistenza sanitaria è garantita a tutti, ci sono delle eccezioni di cui siamo a conoscenza, quasi delle zone d’ombra, ma fortunatamente non tali come negli Stati Uniti. 

Prima di andare in pensione

Il primo consiglio è quello di eliminare tutti i debiti, come mutui per acquisto casa, terreni o auto. In questa maniera non si avranno spese che andranno ad intaccare la vostra sicurezza.

Andare in pensione a 50 anni  

Secondo una statistica il 75% dei cittadini americani non sa o non ha calcolato quanto gli serve per andare in pensione tranquillamente. Suppongo che gli europei e gli italiani siano nella medesima situazione. CNBC ha calcolato quanto  si debba risparmiare per andare in pensione alla soglia dei 50, ecco cosa è venuto fuori.

Partendo da questo limite  anagrafico sappiamo che dobbiamo investire il 4% di quanto si riesce a risparmiare. Le variabili da tenere in considerazione sono:

  • Aspettativa di vita più lunga
  • Rendimenti più bassi rispetto agli anni precedenti
  • Crisi da Covid 19

Sulla base di queste possiamo pensare di programmare il nostro reddito di vecchiaia. La pensione è quella parte della vita durante la quale si vorrebbe fare tutto quello che non è stato possibile fare prima, ad esempio viaggiare di più, dedicarsi all’arte o al nostro passatempo preferito. Argomenti di primaria importanza che si vanno a sommare con le spese quotidiane. Se porteremo avanti il progetto del 4% potremmo godere di una certa tranquillità contando soprattutto sul fatto che, tolte le spese per la casa e il nutrimento, il resto rimarrebbe per noi. Infatti, non avremmo il timore delle spese scolastiche per i figli che rappresentano una cospicua preoccupazione in fase di programmazione. 


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