Clima, gli italiani vogliono asset sempre più green

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Le questioni ambientali stanno molto a cuore agli italiani, una recente ricerca ci dice che sarebbero disposti anche a perdere denaro

Per gli italiani fare bene al pianeta conta molto di più dei rendimenti. Lo dice una ricerca di Ninety One, abbiamo molto a cuore gli argomenti ambientali rispetto al resto del mondo. Gli italiani sono convinti, per il 47% degli intervistati, di voler sacrificare il proprio guadagno personale negli investimenti per garantire una maggiore salvezza del pianeta.

I risultati globali

Al netto di tutto la ricerca condotta su circa seimila investitori fa ben sperare. Uno su due si dice convinto a sostenere la marcia verso un’economia più sostenibile con la riduzione significativa di emissioni di Co2. Usare il proprio capitale per investire in soluzioni più innovative e sostenibili è una missione possibile.

Le domande per gli intervistati sono state suddivise tra:

  • cauti
  • basta che funzioni
  • attenti
  • appassionati fiduciosi

le risposte fanno ben sperare. A quattro su cinque interessa arrivare ad impatto zero anche se sono consapevoli che questo sforzo dovrebbe spettare a chi ci ha portati verso questo pasticcio climatico.

Il 65% degli italiani arriverà su fondi che sostengono la transizione

Anche per gli investitori italiani, come dicevo prima, l’impatto zero è un traguardo che si ha voglia di raggiungere. Quasi due su tre (64% oltre la media globale) ritiene che gli investment manager e gli asset owner dovrebbero usare la loro influenza come azionisti per aiutare le aziende a ridurre l’utilizzo o la produzione di carbonio e favorire nel tempo la transizione allo zero netto.

Il ruolo dell’asset

“Crediamo concretamente nella sostenibilità. Tuttavia, c’è un fatto incontrovertibile e che fa riflettere sulla spinta allo zero netto: qualsiasi sforzo che non coinvolga tutti i 7,9 miliardi di persone nel mondo è destinato a fallire – sottolinea Hendrik du Toit, fondatore e ceo di Ninety One -. Per salvare davvero il pianeta, dobbiamo aiutare i mercati emergenti a diventare green. Questo richiede solidi mercati del carbonio, accordi che permettano di utilizzare una parte del debito a favore del clima e opzioni di finanziamento per accelerare la transizione. In quanto società che affonda le sue radici in Sudafrica, comprendiamo questa esigenza forse meglio di molti altri. Le economie emergenti, dopo tutto, non sono responsabili della maggior parte delle emissioni fino ad oggi”.


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