Il consulente finanziario è un professionista come un avvocato o un commercialista che segue gli investimenti dei clienti, spiega i vantaggi i costi ed i rischi. L’ obiettivo del consulente è capire le esigenze del cliente e la propensione al rischio. Scegliere e consigliare i prodotti finanziari più idonei alla realizzazione degli obiettivi.
E’ quella figura che si frappone tra l’istituto e il cliente.
In concreto, oltre a offrire i prodotti finanziari, seleziona i prodotti da sottoporre all’attenzione del potenziale cliente. La selezione procede da alcune regole di base.
- Il consulente deve informarsi sulle competenze in possesso del cliente. Solo una volta compreso il livello di quest’ultimo, riuscirà a stabilire un dialogo costruttivo.
- Il consulente deve informarsi sulle capacità di spesa, e di gestione del rischio, del suo cliente. Solo una volta compresa la situazione patrimoniale, riuscirà a selezionare adeguatamente i prodotti da sottoporre.
- Il consulente deve informarsi circa gli obiettivi del cliente. Questi possono essere vari (protezione del patrimonio, guadagno) e determinano, in estrema sintesi, il range di offerte che il consulente mette a disposizione.
I doveri dei consulenti sono riassunti da tre qualità, scritte in calce nel codice: diligenza, trasparenza, correttezza.
Gli enti cui i consulenti finanziari fanno riferimento sono Assoreti (Associazione nazionale delle Società di Intermediazione Mobiliare e delle banche), Anasf (Associazione Nazionale consulenti Finanziari) e la Consob (onnipresente quando si parla di investimenti e in generale di istituti di credito)